AAA cercasi istruzioni

Lo sappiamo tutti: la mamma non sarà sempre al nostro fianco, pronta a lavarci i jeans, le magliette, i calzini e i canovacci.

Ebbene sì. Un giorno, un brutto giorno, ci sentiremo dire: “Bello davvero, vieni a casa solo per farti fare la lavatrice dalla mamma!! E che sia tutto pronto asciutto e stirato per domenica sera, naturalmente! Agli ordini signorina!!”

Io me le stiro le mie cose, ho solo problemi con le lavatrici. Ma a lei, di questo, non importa nulla. Il cordone ombelicale  è stato in questo modo brutalmente tranciato via, e pensateci, da un semplice: “Lavateli da sola”.

Certo, certo che me li laverò da sola, mamma adorata. Ho sempre apprezzato la tua maestria nel dividere la roba colorata dai bianchi, i maglioni di lana dai delicati (sì, la mia mamma adorata ogni tanto faceva anche questo, metteva i maglioni di lana assieme ai canovacci, e dopo la lavatrice andavano bene al gatto). Beh, posso farcela anche io.

Mi mancano solo le istruzioni.

Giovedì, giorno di mercato. Dribblo in mezzo alle bancarelle e alle signore in bicicletta per andare a lezione (non le signore in bicicletta, io dovevo andare a lezione), e mi viene una idea degna della mia mente: perché non comprare un bel pacco da 10 di mutande e calzini? Il problema sarebbe così risolto alla radice! Ma poi mi dico che no, forse non è la soluzione migliore: dovrei bruciare le prove del delitto, ossia la biancheria vecchia da lavare.

No, non questa volta. Magari la prossima.

Ma ecco che finalmente, dopo qualche giorno di tentennamenti, finalmente arriva un’altra soluzione altrettanto geniale.

Amica adorata: “Hai provato a vedere se su YouTube ci sono dei tutorial?”

..Ce ne sono, ho controllato. Alcuni sono davvero fatti bene!

Ma alla fine fine fine di tutto, ho concluso pensando che: “Beh, dai, ci sono troppe cose di troppi colori diversi. Laverò tutto a mano!”

Evitato casini con i colori, evitato restringimenti improvvisi… Si, è vero, ho perso un sacco di tempo, ho allagato mezzo bagno, ma è stato pur sempre un altro passo verso l’indipendenza!!

E sì, dai, lo so, sto rendendo epica una cosa così banale come lavarsi quattro paia di calzini e altrettante mutande. E allora? XD Dai anche la vostra prima lavatrice sarà stata una cosa epica!! Quando arriverò a tal punto da riuscire a fare una lavatrice senza effetti collaterali, ve lo scriverò.

Per fortuna questo weekend torno a casa 😛

Stay tuned!

CaccolaBonBon

Il budino – esperienze di vita vissuta

Inauguriamo con questo post una nuova rubrica, ossia quella delle “esperienze di vita vissuta”, che in gergo significa “cazzate memorabili”.

Metà gennaio 2012, nel pieno della sessione degli esami.

Un pomeriggio mi era venuta una voglia matta di budino al cioccolato, così sono andata al minimarket e ho comprato il Ciobar, così, senza neanche tanto pensarci. Sulla confezione c’era una bella tazzona di cioccolata… miaaaa!!!!! XD

Che polla.

Vado in cucina, “verso il composto” (spiegheremo passo passo tutti i passaggi in uno dei prossimi post, non disperate XD), aggiungo latte, e poi mescolo mescolo mescolo mescolo, ma rimane tutto molto liquido, non aveva per niente l’aspetto del budino che aveva fatto Attebasile la settimana prima..

Boh, forse si deve raffreddare, e magari così si rapprende un po’.. Allora li metto nei bicchierini di carta e li porto in camera, li lascio sul comodino. Dopo due ore erano ancora quella pappetta liquida, eccheccavolo sembrava ancora meno “budinoso” di prima! Allora li rimetto in frigo, poi chiamo la mia coinquilina:

“Che cavolo di budino, non so cosa ho sbagliato, era una ricetta elementare, ed è venuta fuori una porcata!!”

“Cosa hai usato?”

“Beh il Ciobar ovviamente!!”

“……. il Ciobar…… sai che è cioccolata calda, vero?”

Ou nou.

Per non buttare via tutto, la sera, mi è venuta la malsana idea di fare la banana split. Così ho sacrificato una povera banana ancora verde e l’ho affogata nella cioccolata (ovviamente ghiacciata, visto che era rimasta in frigo). Tutte le mie amiche mi passavano vicino e mi dicevano wow, che invidia, che cenetta da re, dev’essere deliziosa, mmm mi hai fatto venire una voglia assurda di cioccolata eccetera eccetera.

Non ho avuto il coraggio di dire che faceva altamente schifo, e che l’accoppiata banana non ancora matura + cioccolata ghiacciata, mangiata alle 20.30, non mi ha fatto chiudere occhio per tutta la notte.

Morale: leggete bene anche le parole che non sono scritte a caratteri cubitali, tipo “bevanda calda”.

CaccolaBonBon