Ho solo vent’anni, ho già vent’anni – una settimana da ricordare

Domenica sera, casuccia cara, un raffreddore cosmico. Cupcakes alla liquerizia e biscottini alla cannella. Oh, sono a casa, c’è il forno, ne approfitto xD

Degno epilogo di una settimana fantastica.

Lunedì, il mio compleanno: crepes per colazione (assolutamente da rifare!) e cena “a sorpresa” con la mia famiglia, la nonna e le mie migliori amiche. Mille di questi giorni! 😀

Martedì: lezioni regolari e vin brulè prima del grande ripasso di diritto privato. Non vi dico che ripasso XD

Mercoledì: esame di diritto privato. Alla grande, alla grandissima! 😀 alla sera festa con gli amici. Pizza e dolci a volontà. Glicemia alle stelle!

Giovedì: fine dei corsi! e anche l’esame di costituzionale è andato alla grandissima, ou yea! XD distribuzione dei dolci agli amici (ne avevo fatti un sacco e non sapevo come portarli a casa XD), e dopo la penultima lezione di spagnolo sono volata a casa per la finale- parte 1 di xfactor (cena con un trancio di pizza avanzato dalla sera prima).

Venerdì: mi sono svegliata a mezzogiorno (credo non mi sia mai successo XD), un mal di testa cane per tutta la giornata. Ma ciò non mi ha impedito di vedere la parte 2 della finale di xfactor (con i pop corn *-*). E ha nevicato, poco, ma ha nevicato.

Sabato: ciobar e pizza (oggi mi sono contenuta XD).

Ed eccoci di nuovo all’inizio. Che poi è la fine. La  mia settimana. La settimana più bella, dolce, coccolosa, felice, soddisfacente, rigenerante, calda e gelata, da moltissimo tempo!

Ogni tanto ci vogliono anche settimane così. Soprattutto in periodi grigi e spenti come questi, in cui sembra sempre di girare in tondo, di girare a vuoto..

Vorrei mettere in un vasetto gli influssi positivi e tenerli pronti per i futuri momenti bui.

CaccolaBonBon

AAAAAAAAAAAAAACSIDEGNA LAPALISSILALA VEGNAMAIEEEE

Questo era per dire che oggi ho imparato a fare la lavatrice. OOOOOOOOU YEAH! XD

Grazie per il sostegno psicologico! XD

Ora mi posso concentrare di nuovo su quelle maledette zucchine 😛                                         (o sugli esami di dicembre, se capita.. XD)

CaccolaBonBon

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Zucchine 2 la vendetta + carpaccio ben cotto

Ebbene sì, ho provato a cucinare le zucchine anche alla griglia. Questa settimana le zucchine vanno alla grande.

Per fare un lavoretto fatto bene, ho persino guardato un video pallosissimo su YouTube (che ormai sta diventando la mia fonte di conoscenza numero uno), ma il vero dramma si è verificato, ancora una volta, in cucina: non ricordavo più se le zucchine andavano tocciate nell’olio prima o dopo essere state grigliate. Nel dubbio, le ho messe sia prima che dopo.

Beh non fatelo, per lo meno, le zucchine sono rimaste uguali, ma mi si è sporcata la griglia e ho dovuto grattare mezz’ora per togliere tutto XD mi mancava il coltello chef anche questa volta, non sono riuscita a tagliarle decentemente e a vedersi erano davvero bruttine (sono state addirittura definite “sgorbietti”).

Dialogo con la zucchina:

“Claudia, no, ti prego.. ZAC… non farmi questo.. ZAC… sono una zucchina rispettabile ZAC ci ho messo tanto per diventare così bella…ZAC!”

“Zitta, hai donato il tuo corpo alla scienza, e la scienza sperimenta. Tu sarai la zucchina alla griglia di Clod, se l’esperimento riesce. Se non riesce, sarai ricordata tra gli “esperimenti falliti”. Ma non ti preoccupare, i posteri si ricorderanno anche di te, in un modo o nell’altro.”

“No, ti prego, non ho fatto niente di male….”

“Zitt..CSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH”

“Nnnnnn… CSHHHHHHHHHHHHHHHHH …oooooo……..CSHHHHHHHHHHH”

“……. Oh no… zucchina….. non attaccarti alla griglia… zucchina, ZUCCHINA!!! NNNUOOOOOOOOO!!!!!!!”

“A….. addio….. ora…. muoio…”

“ZUCCHINAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! …….. No, basta, è andata. Si è bruciata anche questa, porca vacca!”

CSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

“Riposa in pace, e non farmi venire il mal di stomaco stanotte.”

 

Alla fine non erano poi così cattive, dai, ho mangiato di peggio. Ma non capisco cosa sbaglio, eccheccavolo!!

Ma il massimo è stato tirare fuori il carpaccio dalla scatola, tutto sanguinolento.. l’idea di mangiarlo crudo mi faceva altamente schifo (già io sono sensibile al sangue, mi vedevo già svenuta sopra al piatto di zucchine.. ahah la vendetta delle zucchine XD), e allora l’ho cucinato. Che sacrilegio! Quando l’ho detto alla mamma è inorridita, ma pazienza, lei non ha visto quello che ho visto io. Una mia amica mi ha detto che dalle sue parti il carpaccio si mangia ben cotto, e allora l’ho fatta passare per una ricetta tipica del sud XD

Ecco, volevo fare qualcosa di diverso, di alta cuisine, ma nada neanche questa volta XD in ogni caso, la mia supergriglia fa sempre la sua bella figura, ou yeah.

Però al posto della garanzia devo ricordarmi di portare con me il libretto delle istruzioni, alla lunga sono più utili.

Ho fatto anche un esperimento di dolce senza forno. Ma come mi hanno detto, “la pasticceria è una scienza esatta”, e io sono andata spudoratamente a occhio. Ma di questo semi disastrino ve ne parlo un’altra volta, anche perché devo ancora assaggiarlo, e magari ho inventato un nuovo tipo di dolce, che ne so.

Per ora è tutto! =)

CaccolaBonBon

L’epopea della zucchina – storia felice

Okay, visto che ormai ci sto prendendo gusto, vi racconto anche l’epopea delle zucchine.

La passione per le zucchine risale all’anno scorso.

A Natale, i miei genitori, molto ottimisticamente, mi avevano regalato una griglia supersonica. “Devo provarla subito!” mi son detta.

La griglia, probabilmente, non era felice quanto me.

Beh insomma, io e Attebasile abbiamo tagliato male le zucchine perché non avevamo il coltello chef, e anziché fare delle fettine sottili sono venute fuori tre bistecche. E poi il dramma, fumo, lampi e tuoni, una fetta si è abbrustolita subito, le altre erano ancora crude, la griglia era sempre più onta, quella povera vittima sacrificale di una zucchina era ormai in fin di vita.. quando ci siamo decise a toglierla ormai era rimasto gran poco da mangiare.

E abbiamo lasciato perdere.

Ma quest’anno ormai sono lanciata verso l’indipendenza, e quindi mi sono detta “animo, non può averla vinta una zucchina”.

E questa sera, signore e signori, ce l’ho fatta. Non so ancora bene come sia riuscita nell’impresa, ma chissenefrega! sono riuscita a cucinarla e non l’ho bruciata! Ripeto, non l’ho bruciata.. era commestibile!! Un esperimento, e pure commestibile!!!

Sono scesa in cucina alle 19.30, sperando di non trovare troppa gente, troppi sguardi inquisitori, troppi sapienti pronti a dire: “Ma cos’è questa puzza di bruciato??”. Cristo, lo sai benissimo che c’è un unico fornello acceso, e su quel fornello c’è la mia cena che va a fuoco.

Ma torniamo al presente: ovviamente la cucina brulica di persone, ma io non demordo, vado nel fornello più distante, lontano da occhi indiscreti, e accendo il fuoco.

Nel frattempo taglio la zucchina, non più per lungo ma a “rondelle”, o come dico io, “tondini”. Li butto nella padella e niente, non succede niente, e la cosa un po’ mi allarma perchè pensavo che sarebbe successo di tutto, e invece non succede proprio niente di niente. Allora per movimentare un po’ la cosa aggiungo acqua, non so quanta, boh, q.b., ma in realtà non era necessaria tutta quell’acqua perchè la padella si stava ancora scaldando e quando l’ho versata ha iniziato a fare un casino assurdo, schizzava acqua dappertutto e allora ho abbassato al minimo e ho iniziato a muovere le zucchine dentro la poccia perchè sia mai che si attacchino anche queste.

“Non so cosa sto facendo, non so perchè lo sto facendo!”. Mayday mamma, aiuto XD

Non credo che versare acqua sopra le zucchine sia giusto, anche se credo di averlo visto in qualche programma di cucina. Basta, devo smettere di distrarmi quando guardo la TV. Rischio di combinare altri disastri.

Non so come, non so quando (dopo un bel po’), l’acqua è sparita, e le zucchine hanno iniziato a fare un bel rumorino, tipo cshhhhshshshsh e quando le schiacciavo contro la padella facevano SHHHHHHHHHHHHHHHHH molto più forte e io pensavo che sì, ce la stavo facendo!!

Hanno fatto quel piacevole rumorino per circa un quarto d’ora, porca miseria mi era venuta una fame assurda ma sembravano ancora mezze crude, e invece poi SBAM che delizia veramente buone buone, mollicce al punto giusto. Le volevo croccanti a dire la verità, ma le avevo fatte io e me le sono fatte piacere. Anche perchè ho il sospetto che per farle croccanti sia necessario il forno, ma io sono una studentessa “sfornata” e il forno non ce l’ho. Amen.

Quindi? Una storia a lieto fine, finalmente XD questo weekend dovrò fare la lavatrice, dovevo tirarmi un po’ su di morale 😀

E sì, dai, diciamolo ancora: hai solo messo su una padella di zucchine, non hai mica fatto una cena da otto portate. Lo so, ma da qualche parte bisogna pure cominciare! XD

Non credo di averlo mai detto, ma forse si era capito. Sono sopravvissuta al primo anno di università grazie alle scatolette, alle minestrine liofilizzate e alla pasta, ed è stato un grande balzo in avanti scoprire l’esistenza dei sacchetti di insalata già lavata e le buste monoporzione di tortellini. Molto graditi anche gli avanzi del pranzo della domenica.

E quindi eccomi qua, a diciannove anni (ancora per poco), alle prese con gli esperimenti in cucina.

Stay tuned!

CaccolaBonBon

AAA cercasi istruzioni

Lo sappiamo tutti: la mamma non sarà sempre al nostro fianco, pronta a lavarci i jeans, le magliette, i calzini e i canovacci.

Ebbene sì. Un giorno, un brutto giorno, ci sentiremo dire: “Bello davvero, vieni a casa solo per farti fare la lavatrice dalla mamma!! E che sia tutto pronto asciutto e stirato per domenica sera, naturalmente! Agli ordini signorina!!”

Io me le stiro le mie cose, ho solo problemi con le lavatrici. Ma a lei, di questo, non importa nulla. Il cordone ombelicale  è stato in questo modo brutalmente tranciato via, e pensateci, da un semplice: “Lavateli da sola”.

Certo, certo che me li laverò da sola, mamma adorata. Ho sempre apprezzato la tua maestria nel dividere la roba colorata dai bianchi, i maglioni di lana dai delicati (sì, la mia mamma adorata ogni tanto faceva anche questo, metteva i maglioni di lana assieme ai canovacci, e dopo la lavatrice andavano bene al gatto). Beh, posso farcela anche io.

Mi mancano solo le istruzioni.

Giovedì, giorno di mercato. Dribblo in mezzo alle bancarelle e alle signore in bicicletta per andare a lezione (non le signore in bicicletta, io dovevo andare a lezione), e mi viene una idea degna della mia mente: perché non comprare un bel pacco da 10 di mutande e calzini? Il problema sarebbe così risolto alla radice! Ma poi mi dico che no, forse non è la soluzione migliore: dovrei bruciare le prove del delitto, ossia la biancheria vecchia da lavare.

No, non questa volta. Magari la prossima.

Ma ecco che finalmente, dopo qualche giorno di tentennamenti, finalmente arriva un’altra soluzione altrettanto geniale.

Amica adorata: “Hai provato a vedere se su YouTube ci sono dei tutorial?”

..Ce ne sono, ho controllato. Alcuni sono davvero fatti bene!

Ma alla fine fine fine di tutto, ho concluso pensando che: “Beh, dai, ci sono troppe cose di troppi colori diversi. Laverò tutto a mano!”

Evitato casini con i colori, evitato restringimenti improvvisi… Si, è vero, ho perso un sacco di tempo, ho allagato mezzo bagno, ma è stato pur sempre un altro passo verso l’indipendenza!!

E sì, dai, lo so, sto rendendo epica una cosa così banale come lavarsi quattro paia di calzini e altrettante mutande. E allora? XD Dai anche la vostra prima lavatrice sarà stata una cosa epica!! Quando arriverò a tal punto da riuscire a fare una lavatrice senza effetti collaterali, ve lo scriverò.

Per fortuna questo weekend torno a casa 😛

Stay tuned!

CaccolaBonBon

Il budino – esperienze di vita vissuta

Inauguriamo con questo post una nuova rubrica, ossia quella delle “esperienze di vita vissuta”, che in gergo significa “cazzate memorabili”.

Metà gennaio 2012, nel pieno della sessione degli esami.

Un pomeriggio mi era venuta una voglia matta di budino al cioccolato, così sono andata al minimarket e ho comprato il Ciobar, così, senza neanche tanto pensarci. Sulla confezione c’era una bella tazzona di cioccolata… miaaaa!!!!! XD

Che polla.

Vado in cucina, “verso il composto” (spiegheremo passo passo tutti i passaggi in uno dei prossimi post, non disperate XD), aggiungo latte, e poi mescolo mescolo mescolo mescolo, ma rimane tutto molto liquido, non aveva per niente l’aspetto del budino che aveva fatto Attebasile la settimana prima..

Boh, forse si deve raffreddare, e magari così si rapprende un po’.. Allora li metto nei bicchierini di carta e li porto in camera, li lascio sul comodino. Dopo due ore erano ancora quella pappetta liquida, eccheccavolo sembrava ancora meno “budinoso” di prima! Allora li rimetto in frigo, poi chiamo la mia coinquilina:

“Che cavolo di budino, non so cosa ho sbagliato, era una ricetta elementare, ed è venuta fuori una porcata!!”

“Cosa hai usato?”

“Beh il Ciobar ovviamente!!”

“……. il Ciobar…… sai che è cioccolata calda, vero?”

Ou nou.

Per non buttare via tutto, la sera, mi è venuta la malsana idea di fare la banana split. Così ho sacrificato una povera banana ancora verde e l’ho affogata nella cioccolata (ovviamente ghiacciata, visto che era rimasta in frigo). Tutte le mie amiche mi passavano vicino e mi dicevano wow, che invidia, che cenetta da re, dev’essere deliziosa, mmm mi hai fatto venire una voglia assurda di cioccolata eccetera eccetera.

Non ho avuto il coraggio di dire che faceva altamente schifo, e che l’accoppiata banana non ancora matura + cioccolata ghiacciata, mangiata alle 20.30, non mi ha fatto chiudere occhio per tutta la notte.

Morale: leggete bene anche le parole che non sono scritte a caratteri cubitali, tipo “bevanda calda”.

CaccolaBonBon

Tenere lontano dalla portata dei bambini (e dagli universitari curiosi)

Questo è un post dedicato al mitico DuckFreshDiscs. E’ bellissimo pronunciarlo veloce: DACFRESHDISKS.

Ora, secondo voi, il dacfreskdisk, che consistenza ha?

Io è da un anno che me lo chiedo, lo vedo consumarsi inesorabilmente sciacquone dopo sciacquone… Più di qualche volta l’ho tontonato con lo scopino, ma non riuscivo ancora a capire quale fosse la sua vera consistenza…

E allora quest’anno, quando la mia coinqui ha portato su la nuova confezione, non ho resistito alla tentazione e alla curiosità: ebbene sì. L’HO TOCCATOOOOO!!!!! XD

E sapete una cosa? Non è molliccio, anzi, me ne è rimasto un po’ appiccicato sul dito.

Non lo rifarò.

Però è rimasto nell’aria un buon profumo di menta…. XD

CaccolaBonBon